Secondo gli ultimi dati della FAO (Food and Agriculture Organization), nel mondo ogni anno si sprecano 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, quasi un terzo della produzione totale! La situazione nel corso degli anni ha richiamato sempre più l’attenzione, fino ad istituire il 5 febbraio “La giornata nazionale contro lo spreco alimentare”. Naturalmente però, campagne di sensibilizzazione o giornate dedicate alla lotta allo spreco non bastano. Il vero passo in avanti dev’essere fatto da tutti noi.
Chi di noi nel nostro quotidiano, non ha mai sprecato del cibo che magari con una gestione più oculata, sarebbe potuto finire nello stomaco anziché nella pattumiera? Ecco allora 10 pratici consigli contro lo spreco alimentare che possono aiutarci a risparmiare anche qualche soldino.
Un’azione tanto semplice quanto sottovalutata è quella di fare una lista della spesa prima di andare al supermercato. Il rischio è quello di ritrovarsi a correre nei reparti, trasportando l’equivalente alimentare delle Empire State Building. Prima di partire per “la missione spesa” segnate ciò che realmente vi manca e che realmente vi occorre.
Per fortuna non siamo alle porte di un conflitto nucleare, non comprate più del necessario! Non siete tenuti ad accumulare provviste per sfamare voi ed i vostri cari per i prossimi mesi all’interno di un bunker. Acquistate solo il cibo che sapete vi servirà nel breve periodo.
Molto spesso cuciniamo più de dovuto ma non pensiamo mai a cosa fare degli avanzi che potrebbero esserci. Il nostro compito dev’essere quello di diventare maestri dell’antica arte del riutilizzo. Esempio: se avanzano 50 grammi di pasta, perché buttarli? Molto meglio una frittata!
Conservare nel modo corretto gli alimenti, sia in frigo che in dispensa può aiutarci a razionalizzare tutto ciò che ci occorre. Dividere, etichettare, conservare in appositi contenitori può essere un buon metodo per tenere sempre tutto sotto controllo. Senza incorrere nel rischio di dimenticare nulla. Fate attenzione sopratutto agli alimenti freschi.
Questo è un consiglio valido sopratutto per i più preparati, ma invitiamo anche i meno esperti a cimentarsi in questo nuovo modo di adoperare gli alimenti. Utilizziamo anche le parti meno nobili di ciò che compriamo per donargli una nuova vita. Per esempio, le bucce delle patate, possono trasformarsi in squisite chips, oppure con i baccelli di piselli e fave si possono preparare delle vellutate dal tocco gourmet. La cucine è fantasia, non dimenticatelo!