La pandemia da Covid-19 che stiamo affrontando è davvero qualcosa di inaspettato e di terribile. Un’emergenza che ci ha costretto a cambiare abitudini, a fare i conti con i nostri limiti e a limitare la nostra liberà. Non dimentichiamo le grandissime conseguenze che questa situazione avrà per lungo tempo sull’economia non solo italiana ma mondiale. Tutto questo in nome di un bene collettivo.
Sembra davvero paradossale dire che questa pandemia da Covid-19 potrebbe avere anche delle conseguenze positive. Se però guardiamo al benessere del nostro pianeta, ci rendiamo conto che il pensare di trarre conseguenze positive da questa situazione non è poi così impensabile. Volendo guardare la parte del bicchiere mezzo pieno, possiamo osservare che questa situazione danneggia noi, ma sembra fare bene alla Terra, e ci avvicina ad alcuni dei principali obiettivi dell’Agenda 2030.
Mentre il Covid ci rinchiudeva tutti in casa, chiudeva le industrie, fermava i trasporti e il traffico urbano, la terra respirava come non ha potuto fare negli ultimi decenni. Durante il periodo di lockdown le nostre bacheche social sono state invase dalle immagini di mari cristallini, anche in città dove siamo abituati ad acque poco trasparenti. I fiumi e i canali delle nostre città sono apparsi come specchi d’acqua incontaminati e spento il rumore assordante del traffico cittadino, il cinguettio degli uccelli per settimane è stato il suono predominante in città come in periferia.
Questo periodo di stop forzato da una parte ha messo in serio pericolo alcuni obiettivi dell’Agenda. Come quelli riguardanti la lotta alla povertà e alla fame e la battaglia per il lavoro dignitoso e la salute e il benessere per tutti. Dall’altra però ha reso possibile alcuni balzi in avanti di altri obiettivi, che fino ad ora arrancavano. Come la lotta contro il cambiamento climatico in favore della vita e della biodiversità sulla terra e nei mari.
SOSTIENI LA CAMPAGNA: “LA CONDIVISIONE È CONTAGIOSA”
Non sappiamo come sarà il mondo dopo il Covid-19. Ma se abbiamo davvero imparato qualcosa e soprattutto se abbiamo ben compreso tutti quanto gli esseri umani con i loro comportamenti siano un pericolo per la Terra e la sua biodiversità, quello che ci possiamo augurare è un ritorno alla normalità più consapevole. Nella speranza che ciò avvenga anche e sopratutto da parte delle aziende. Dobbiamo fare nostra l’idea che uno sviluppo eco friendly è possibile e che deve essere ricercato da tutti.
Anche la classe politica non ha potuto fare a meno di sottolineare quanto la natura abbia dato segnali incoraggianti in questi mesi. Per questo l’UE ha deciso per lo stanziamento di mille miliardi di investimenti per l’economia verde. Questo il messaggio congiunto di 11 Ministri dell’Ambiente europei:
“Non dobbiamo cedere alla tentazione di mettere in campo soluzioni a breve termine in risposta all’attuale crisi, che rischiano di bloccare l’UE in un’economia dei combustibili fossili per i prossimi decenni. Dobbiamo invece rimanere determinati ad innalzare il target al 2030 dell’UE entro la fine di quest’anno […]. In quest’ottica, siamo lieti che la Commissione sia sulla via giusta per presentare entro settembre 2020 una valutazione di impatto per elevare le ambizioni dell’UE per il 2030 e tagliare le emissioni di gas a effetto serra tra il 50% e il 55% rispetto ai livelli del 1990″.
Continua così il messaggio dei Ministri dell’Ambiente, tra cui anche Sergio Costa: “Nello stesso spirito, un’azione tempestiva volta a proteggere e conservare la biodiversità deve costituire una parte fondamentale della nostra risposta alla crisi globale sanitaria e ambientale e un aspetto chiave allo scopo di assicurare la sopravvivenza e il benessere delle nostre società“.
Le acque cristalline dei nostri mari che hanno visto l’arrivo straordinario di delfini anche in porti commerciali, i fiumi e i corsi d’acqua limpidi. I parchi rigogliosi con il verde che ha invaso e colorato le nostre città, hanno allargato il cuore di molti e hanno fatto nascere nuove consapevolezze. Da questa consapevolezza poi sono nate diverse iniziative. Una di queste, lanciata da Radio Kiss Kiss. L’emittente ha chiesto a tutti gli ascoltatori che ne hanno la possibilità di condividere con hashtag #questoèilmarechevoglio. I video e le immagini testimoniano come il mare si sia mostrato in tutta la sua straordinaria ricchezza proprio mentre noi ne stavamo lontani.
Anche Legambiente sui social ha dato il via ad iniziative e suggerimenti per stili di vita sostenibili durante e dopo il lockdown dovuto all’emergenza Covid-19. Con l’obiettivo di trasformare la ripartenza in nuovo e vigoroso impegno per il pianeta. Tra i suoi hashtag di riferimento ci sono #ioagiscodacasa, per condividere l’impegno ecologista anche restando a casa. Legambiente ha poi attivato anche altri hashtag come #ragazzisostenibli e #piccoliesostenibili. Con #ragazzisostenibli è possibile condividere il momento della merenda, anche se solo virtualmente, durante il quale parlare di sostenibilità, ecologia ed ambiente.
Il virus insomma, ha lasciato un segno indelebile nelle nostre vite. Un segno che ci porteremo dentro e che forse, proprio come quelle cicatrici ricordo di una brutta caduta in bici, ci ricorderà che non abbiamo tempo da perdere. Il mondo ha bisogno di noi e del nostro impegno per salvarsi. Tocca a noi riparare i danni che abbiamo fatto, la terra e l’ambiente come visto in questo periodo, ci aspettano.