Lo scopo principale di questa giornata è quello di sensibilizzare circa l’importanza del cibo come risorsa e come espressione culturale e sui rischi del suo spreco.
Il cibo, in questa giornata, è indubbiamente il protagonista: dalla sua produzione all’acquisto fino alla consumazione, mettendo il tutto in relazione con il tema dell’impatto ambientale.
La parola “sostenibilità”, in questo caso, è l’idea che il cibo venga prodotto (tramite agricoltura, pesca e altro) e consumato in modo tale da rispettare il più possibile l’ambiente: la provenienza, il trasporto e lo smaltimento del cibo sono fattori fondamentali da tenere in considerazione quando scegliamo cosa consumare.
Inoltre, come spiegato sopra, il cibo è anche un elemento culturale: l’alimentazione sostenibile, intesa anche come a km0, è infatti sinonimo di tradizione da conservare, e ci ricorda le nostre origini e le nostre radici.
Mangiare in modo sostenibile comporta duplici vantaggi:
L’alimentazione sostenibile, inoltre, gioca un ruolo chiave nel conseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 legati direttamente o indirettamente a questo tema, ovvero i goal 2, 3, 12, 13, 14 e 15.
Ma cosa si può fare, dunque, affinché questi vantaggi vengano perpetuati? Di seguito abbiamo riportato le iniziative delle Nazioni Unite e della FAO in relazione alla gastronomia sostenibile e numerosi consigli utili da adottare per applicare al meglio un’alimentazione sostenibile.
L’UNESCO e la FAO promuovono da anni la gastronomia sostenibile*, anche da prima che ne venisse istituita la giornata mondiale, attraverso iniziative e campagne di sensibilizzazione.
Nel 2004 l’UNESCO ha istituito la Rete delle Città Creative: un network di più di 260 città che collaborano tra loro per promuovere la sostenibilità attraverso la creatività e l’arte. Tra le sette forme d’arte prese in considerazione c’è anche proprio la gastronomia.
Una seconda attività consiste nella promozione di energie pulite per i ristoranti locali, come ad esempio l’utilizzo di gas naturali al posto del carbone.
Infine, in occasione di questa giornata, l’UNESCO organizza campagne di promozione della gastronomia sostenibile da inserire nei programmi di cucina e nelle esibizioni culinarie, indirizzate ai produttori e agli agricoltori.
La FAO, invece, si occupa della promozione di diete green, suggerendo ai Paesi che hanno già delle linee guida per le diete di integrare la sostenibilità al loro interno. L’Italia stessa, ad esempio, con la sua dieta mediterranea, in questa giornata diventa promotrice di una dieta salutare anche per il Pianeta oltre che per le persone.
*[Link da integrare nel testo alla frase: “L’UNESCO e la FAO promuovono da anni la gastronomia sostenibile”: https://www.un.org/en/observances/sustainable-gastronomy-day
In quanto consumatori, tutti noi siamo protagonisti coinvolti nel futuro dell’alimentazione sostenibile, e possiamo fare qualcosa affinché cambino gli attuali metodi di produzione e consumo del cibo.
L’impatto ambientale riguarda infatti il cibo fin dalla sua produzione: basti pensare all’impiego intensivo di risorse animali, agricole e idriche, che ha indubbiamente un impatto rilevante sull’ambiente. Ma riguarda anche le nostre scelte e i nostri consumi, che possiamo orientare maggiormente verso la sostenibilità.
Il primo obiettivo da tenere a mente per un’alimentazione sostenibile è senza dubbio quello di consumare cibo solo nelle quantità che servono, attività che comincia già quando facciamo la spesa: comprando solo ciò che ci serve, eviteremo di ritrovarci con avanzi o di buttare via cibo ancora buono. Contemporaneamente, eviteremo che il cibo in eccesso finisca nelle discariche e inquini l’ambiente. Insomma, è sempre meglio privilegiare la qualità alla quantità!
Se abbiamo un giardino, o conosciamo qualcuno che ne ha uno, possiamo valutare l’idea di utilizzare gli avanzi come compost.
Un’altra idea è quella di consumare cibi a km0. Questi tipi di alimenti, caratterizzati da un ridotto utilizzo dei mezzi di trasporto, infatti, garantiscono un minore impatto sull’ambiente, senza sacrificare la propria freschezza e bontà.
Infine, un’altra buona idea è quella di consumare cibo biologico: la principale caratteristica dell’agricoltura biologica è proprio quella di avere un bassissimo impatto sull’ambiente, in quanto utilizza ad esempio fertilizzanti organici invece di quelli chimici e utilizza macchine al posto di erbicidi chimici per eradicare le erbe infestanti. In questo modo, è possibile garantire anche supporto ai piccoli produttori agricoli che praticano l’agricoltura biologica.
L’alimentazione sostenibile è dunque fondamentale per la nostra salute, per l’ambiente e per l’economia.
La Giornata mondiale della gastronomia sostenibile ricorda a tutti il grande potere che abbiamo nelle nostre mani per fare davvero la differenza e costruire il futuro del nostro Pianeta sulla base dei nostri consumi alimentari.