Noi di Condivido, da sempre siamo in prima linea per combattere lo spreco alimentare. Grazie alla nostra rete a alle collaborazioni con i nostri partners, riusciamo a contribuire alla lotta contro la povertà alimentare e lo spreco di cibo. In questi anni tante aziende, grazie al rapporto continuo con nostro il territorio, hanno donato alimenti ai più bisognosi combattendo, contemporaneamente, la lotta allo spreco e garantendo il diritto all’alimentazione.
Il nostro lavoro però è fatto anche di tanta sensibilizzazione su temi che troppo spesso vengono sottovalutati. L’obiettivo è quello di far prendere coscienza ai cittadini sull’utilizzo consapevole del cibo attraverso le così dette “buone pratiche“: piccoli gesti quotidiani attraverso i quali ognuno di noi può significativamente contribuire alla soluzione del problema. Sul nostro blog si possono trovare tanti consigli su come conservare nel modo corretto il cibo, sul riutilizzo degli avanzi oppure anche qualche segreto per combattere la lotta allo spreco e nel frattempo risparmiare anche un po’ di soldi.
Tra le buone pratiche, oggi vi consigliamo qualche lettura per comprendere a pieno la situazione che stiamo vivendo. Ecco allora la classifica dei 5 libri sullo spreco alimentare che vi consigliamo di leggere assolutamente per approfondire uno degli argomenti più importanti del nostro secolo.
Dal 1974 a oggi lo spreco alimentare nel mondo è aumentato del 50%. II 40% del cibo prodotto negli Stati Uniti viene gettato. In Gran Bretagna si buttano tra i rifiuti 6,7 milioni di tonnellate di cibo ancora perfettamente consumabile, per un costo annuale di 10 miliardi di sterline. In Svezia in media ogni famiglia getta via il 25% del cibo acquistato. E in Italia, ogni anno, prima che il cibo giunga nei nostri piatti, se ne perde una quantità che potrebbe soddisfare i fabbisogni alimentari per l’intero anno di tre quarti della popolazione italiana, vale a dire di 44.472.914 abitanti.
Lo spreco alimentare è stato per troppo tempo sottostimato, poco indagato e poco documentato. Solo negli ultimi anni, complici la persistente crisi economica globale e il crescente allarme per il cambiamento climatico, si è acuita l’attenzione per questo problema. Lo scopo de “Il libro nero sullo spreco in Italia: il cibo”, il rapporto curato da Last Minute Market nell’ambito della campagna “Un anno contro lo spreco 2010”, è quello di analizzare la filiera agroalimentare ed elaborare una stima degli sprechi e una valutazione delle conseguenze economiche, ambientali, nutrizionali e sociali generate dalla gestione delle eccedenze. Risultato? Consumare meno, ma soprattutto meglio, è possibile, basta volerlo.
A tutti noi dispiace sprecare il cibo. Ogni giorno però ne buttiamo 100 grammi a testa, che diventano 37 chili pro capite e 85 a famiglia ogni anno: un valore per ogni nucleo familiare pari a 450 euro, ma anche un costo per smaltire i rifiuti e un peso sull’ambiente sempre meno giustificabile. È possibile evitare questo inutile sperpero e risparmiare? Sì, e gli accorgimenti per farlo sono alla portata di tutti: basta leggere questo libro. Pieno di informazioni e consigli, il testo – frutto di anni di ricerca dell’autore – parte dalla compilazione di un “diario dello spreco”, in cui registrare gli alimenti buttati ogni giorno per ogni pasto, per capire i nostri errori, liberarci dalle cattive abitudini e iniziare la nostra “rivoluzione alimentare”.
In pochi passaggi impareremo a fare la spesa in modo intelligente e mirato, senza rincorrere facili e ingannevoli promesse del marketing; conoscere a fondo il nostro frigorifero, organizzandolo al meglio per la conservazione dei cibi; leggere le scadenze riportate sulle confezioni e a usare gli imballaggi in modo utile; fare l’orto in casa; a evitare del tutto gli avanzi, dando agli ingredienti considerati “scarti” una nuova vita attraverso ricette magiche. Perché non sprecare cibo può cambiarci la vita e salvare davvero il nostro pianeta.
Lo spreco alimentare è uno scandalo. Si manda nelle discariche una enorme quantità di cibo mentre la fame e la povertà alimentare continuano a generare morti e sofferenze non solo in lontani angoli del mondo, ma anche nei nostri paesi cd. avanzati. Il libro presenta i risultati di una ricerca sul tema dello spreco alimentare e del suo impatto ambientale. La sua potenziale attuazione di politiche di riduzione dello spreco abbinate alla lotta alla fame e alla povertà alimentare.
Si tratta di un ambito nel quale, come si mostra ampiamente in queste pagine, è possibile coniugare efficienza ed equità in modo da generare circoli virtuosi di sviluppo umano. Nella ricerca si è cercato anche di individuare le strategie concrete per realizzare nel Centro Storico di Napoli un felice incontro tra esercizi di ristorazione che avviano alla discarica cibo invenduto, mense e associazioni che realizzano iniziative contro la povertà alimentare.
Pubblicato per la prima volta nel 2012, “Eating Planet” rappresenta le proposte del Barilla Center for Food & Nutrition per vincere la sfida della sostenibilità del sistema agroalimentare globale. Si tratta di uno scenario complesso, caratterizzato da tre paradossi – lo spreco di cibo, la coesistenza di malnutrizione e obesità, le distorsioni nell’uso delle risorse – a cui è urgente dare risposta. Scritta con il contributo di un panel di esperti di fama internazionale, “Eating Planet” dà conto degli sviluppi più recenti del dibattito e della ricerca in tema di cibo e alimentazione.
Prima di metterci ai fornelli dobbiamo pensare che non è sempre necessario uscire di casa e fare la spesa: nella nostra dispensa e nel nostro frigorifero possiamo trovare tutto quello di cui abbiamo bisogno per realizzare piatti gustosi, nutrienti ed economici. In questo libro sono raccolte ricette semplici, fantasiose e tradizionali per usare e valorizzare al meglio gli avanzi e gli ingredienti a volte acquistati da alcuni giorni, ma che da soli non comporrebbero un piatto. Ecco il gusto di una cucina senza sprechi!