CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE

In un mondo dove si spreca troppo, occorre sviluppare un modello alternativo finalizzato a ridurre gli acquisti. Ecco perché la Caritas Diocesana di Napoli, l’associazione CAIR e la cooperativa sociale Ambiente Solidale hanno deciso di mettersi in rete cercando la sostenibilità dei processi, oltre che dei prodotti, per affermare una nuova logica, quella della sufficienza, che sia in grado di intervenire in modo concreto sui modelli di consumo, riducendo a monte lo spreco delle risorse.
Acquistando meno e con più frequenza, e cercando di programmare meglio il menù settimanale ciascuno di noi potrebbe contribuire significativamente alla soluzione del problema.
Quello che gli italiani buttano nella spazzatura potrebbe essere usato per sfamare milioni di persone.
Secondo studi recenti, riducendo del 10% la quantità di cibo ancora commestibile che viene cestinato, si potrebbe cucinare per i 3,7 milioni di nostri concittadini che, quest’anno, si sono dovuti rivolgere alle mense gratuite per ricevere un pasto.

LE NOSTRE ATTIVITÀ

Per ridurre l’incidenza degli sprechi alimentari è stato realizzato un programma di contrasto alla povertà alimentare che prevede le seguenti azioni:
  1. Aumento delle pratiche individuali e collettive orientate alla riduzione degli sprechi alimentari;
  2. Distribuzione del cibo agli enti che appartengono alla rete del CAIR (Comitato per Assistenza Istituti Religiosi – promosso dalla Caritas Diocesana di Napoli) e che sostengono persone e famiglie indigenti nel territorio diocesano;
  3. Recupero delle eccedenze e dei beni alimentari invenduti o non consumati e aumento così della varietà dei prodotti ridistribuiti gratuitamente agli indigenti, attraverso rapporti di collaborazione con produttori e distributori commerciali;
  4. Organizzazione e gestione delle giornate di raccolta alimentare: sia diocesane (1 unico appuntamento all’anno in tutto il territorio bersaglio) che territoriali (ogni territorio può organizzarsi più volte durante l’anno coordinandosi con il soggetto gestore dell’interno programma)

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